Saluti del Segretario Generale (Ulisse) e del Comitato Centrale

(nuovo)Partito comunista italiano

Comitato Centrale

Sito: http://www.nuovopci.it

e.mail: nuovopci@riseup.net


Delegazione:

BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia)

e.mail: delegazione.npci@riseup.net


scarica il testo in formato Open Office o Word


23 giugno 2018
Ai compagni presenti all’assemblea presso il Circolo Galeone - Lecco

Cari compagni,

a nome del (nuovo) Partito comunista italiano ringrazio i membri della Sezione Verbano Cusio Ossola del P.CARC che ci hanno dato la possibilità di parlarvi.

Far conoscere in Italia le condizioni, le forme e i risultati della lotta di classe in Venezuela è molto importante ai fini dell’avanzamento della rivoluzione socialista. Non solo per l’incoraggiamento che ogni assemblea di questo genere dà ai rivoluzionari e ai comunisti venezuelani che vengono a conoscenza dell’interesse che la loro lotta suscita nel mondo. Ma principalmente per gli insegnamenti che dà a quelli che nel nostro paese vogliono farla finita con il corso catastrofico delle cose che la borghesia imperialista ci impone.

Compagni, non occorre spendere molte parole sul fatto che sotto la direzione dei capitalisti e dei loro sostenitori, sotto la NATO e l’Unione Europea le cose vanno male per le masse popolari. Quello su cui dobbiamo chiarirci le idee è il fatto che possiamo cambiare strada, che le masse popolari, i lavoratori hanno la capacità e la forza per cambiare strada. La borghesia, il clero e i loro agenti spandono disfattismo in lungo e in largo. “Sì, è vero che le cose vanno male, ma non c’è alternativa!”, dicono i portavoce dei padroni. “Sì, è vero che le cose vanno male, ma è perché gli uomini sono cattivi, è il demonio, è il peccato originale”, dicono il clero e i suoi fedeli.

Le cose vanno male per i lavoratori perché sono i padroni che comandano. sono loro che decidono cosa fanno le aziende e cosa fa la Pubblica Amministrazione. Ma i lavoratori hanno la capacità e la forza per prendere il potere e cambiare il corso delle cose, nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende e quindi nel paese intero. Per questo devono organizzarsi. Quello che devono combattere in se stessi è la demoralizzazione, la rassegnazione e la sfiducia. Oggi sono largamente diffuse tra le masse popolari e sono il freno principale alla mobilitazione, all’organizzazione e alla lotta. Sono gli stati d’animo che i padroni e i loro portavoce alimentano in ogni modo. La sfiducia dei lavoratori in se stessi, è un’arma potente dei padroni. I padroni hanno paura dei lavoratori, hanno paura che i lavoratori si convincano che hanno la capacità e la forza di cambiare il corso delle cose. Spendono cifre colossali per manipolare l’opinione pubblica.

Ebbene il ruolo che, da quando quasi venti anni fa Hugo Chavez e i bolivariani hanno preso in mano il governo del paese, il Venezuela ha assunto in America Latina e nel mondo, nella lotta contro la dominazione dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti, è una conferma che i lavoratori possono cambiare il corso delle cose. I risultati che hanno ottenuto e le difficoltà e gli ostacoli che i lavoratori del Venezuela incontrano, sono una scuola anche per noi. I padroni hanno interesse a sottolineare le difficoltà, per convincerci che “non c’è niente da fare”. Noi abbiamo interesse a capire cosa il governo venezuelano ha fatto, perché e i risultati che le masse popolari hanno ottenuto. Perché a vent’anni dall’avvento di Hugo Chavez e dei suoi seguaci al governo del paese, gli imperialisti USA, sionisti ed europei e i capitalisti venezuelani hanno ancora in mano gli strumenti per frenare la produzione, per rendere difficile la distribuzione di beni e servizi, per creare disordini e boicottare e sabotare gli sforzi di quelli che lottano per fare del Venezuela un paese prospero e indipendente dagli imperialisti e un punto di forza per le forze rivoluzionarie del mondo intero.

La lotta di classe in Venezuela è una scuola anche per noi. Le masse popolari hanno la capacità e la forza per cambiare il mondo, ma per farlo, per riuscirci devono elevare la comprensione di come funziona il mondo. La convinzione e la volontà sono indispensabili, sono la premessa, ma non bastano. Occorre capire come funziona il mondo e cosa fare per far andare le cose a favore dei lavoratori. Di questo ci occupiamo nel nuovo Partito comunista italiano e di questo si occupa anche il Partito dei CARC. Di capire cosa fare, di farlo conoscere alle masse popolari , di guidarle a fare quello che occorre. Per questo chiediamo ai più generosi di rafforzare le fila del nuovo Partito comunista italiano e del Partito dei CARC.

Cresce anche nel nostro paese l’insofferenza per come i capitalisti e il clero fanno andare il mondo. Con le elezioni del 4 marzo, il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini hanno preso in mano il governo. Prima delle elezioni hanno fatto molte promesse e i voti li hanno avuti per cambiare a favore delle masse popolari. Ma le aziende sono ancora in mano ai capitalisti che le dirigono ognuno per fare profitti, non per il benessere della popolazione, le delocalizzano dove contano di fare maggiori profitti, licenziano, rendono precari i lavoratori, moltiplicano appalti e subappalti. La Pubblica Amministrazione è ancora in mano agli uomini selezionati e formati per servire ai padroni. Forse alcuni di voi hanno sentito parlare di quello che sta capitando a un Carabiniere, Riccardo Casamassima, che ha osato rompere l’omertà con cui si proteggono tra loro gli autori delle prepotenze e delle stragi di Stato. Pensate ai profittatori della corruzione di Stato e ai loro agenti nella Pubblica Amministrazione. La NATO e l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale, l’oligarchia finanziaria titolare del Debito Pubblico dettano ancora legge, anche se il nuovo governo proclama l’indipendenza e la sovranità del popolo, che sono scritte nella Costituzione del 1948, confermata dal referendum del 4 dicembre 2016. Bisogna costringere il governo Di Maio - Salvini a tener fede alle promesse favorevoli alle masse popolari. E solo le masse popolari organizzate in ogni azienda, in ogni istituzione e in ogni zona d’abitazione possono costringere il governo a fare e impedire ad ogni livello il sabotaggio, il boicottaggio e gli abusi dei padroni e dei loro agenti annidati nella Pubblica Amministrazione e fuori.

Dal Venezuela ci vengono molte lezioni, su quello che le masse popolari devono fare, su quello che succede se le masse popolari non si organizzano e se il governo non fa appello a loro, alla loro attività e alla loro creatività. Questo per noi comunisti è tutta esperienza di cui approfittare, da cui imparare.

Bisogna darsi i mezzi per la politica che vogliamo fare. Volere ed essere convinti di potere è il punto di partenza. Poi bisogna darsi i mezzi per fare. Oggi i capitalisti hanno ancora come prima i soldi: ogni capitalista può assoldare giornalisti e attori per intossicare le menti e i cuori, assoldare agenti e killer per impaurire e uccidere, funzionari per minacciare e comandare. Ognuno di noi, ognuno di voi invece da solo è impotente, ma può organizzarsi con i propri compagni e diventare una forza che capisce, che sa, che orienta e dirige gli altri. Questo sono i comunisti, questo il Partito comunista educa e dirige a fare. È così che cambieremo il mondo e instaureremo il socialismo.

L’augurio è che diventiate anche ognuno di voi promotori di quest’opera. Così costruiamo il nostro futuro.

Compagno Ulisse, segretario generale del Comitato centrale del (n)PCI.